È l’interno del bicchiere della nostra esistenza che è importante sia pulito, se vogliamo bere l’acqua viva che sgorga dal cuore di Cristo, senza inquinarla o sporcarla.
26 agosto 2019 Matteo 23, 13-22
È per smascherare questa ipocrisia che il vangelo si rivolge a noi, oggi, come i nuovi scribi e farisei ipocriti nella loro convinta bontà.
25 agosto 2019 Luca 13, 22-30
“Non so di dove siete, in verità!”. È così che gli ultimi saranno i primi perché si faranno conoscere non per la loro bravura quanto invece per la loro umanità e fraternità.
24 agosto 2019 Giovanni 1, 45-51
Così diventa bello ritornare a camminare, perché vediamo il nostro cammino come un ritorno alla casa del Padre. Magari camminiamo coi vestiti un po’ stracciati e un po’ sporchi: non fa niente, fa parte del camminare impolverarci e sudare.
23 agosto 2019 Matteo 22, 34-40
Questo comando non è da accogliere come riassuntivo di tutte le altre leggi, precetti e divieti. Questo comando è da accogliere come Evangelo, come buona notizia.
23 luglio 2019 Giovanni 15, 1-8
Essere miei discepoli non significa avere degli uffici nella chiesa. Per questo basta una buona organizzazione burocratica. Essere miei discepoli significa potere dire con Paolo “non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me”.
22 luglio 2019 Giovanni 20, 1-2.11-18
Così ti fermi, guardi, che dico, contempli e vedi e riconosci e scoppi nel grido di gioia “Rabbunì”! Ora capisci, Colui che era morto è vivo.
21 luglio 2019 Luca 10, 38-42
Essere Maria e non Marta è iniziare la mia giornata accogliendo l’amore del Samaritano.
20 luglio 2019 Matteo 12, 14-21
Siamo al vertice del fallimento di Gesù nella sua presenza su questa terra. Entrando nella sua presenza fallimentare incontriamo un suo modo di viverla che ci stupisce ma che, allo stesso tempo, forse ci è di aiuto per le nostre esperienze fallimentari.
19 luglio 2019 Matteo 12, 1-8
L’idolatria, che è la principale malattia di ogni religione, sia essa di stato oppure no, ci porta ad essere gente dei sacrifici anziché gente dei poveri. L’abbondanza di culti e la distanza dai poveri sono la nostra vera idolatria.