Saremo, in questo Natale, come il nostro Padre che da buona Madre bene-dà, divenendo sorgente stessa del dono.
23 dicembre 2019 Luca 1, 57-66
Dopo la Madre che dona la vita, ci imbattiamo col mistero del nome da dare, un nome irripetibile che è dato dal Padre, c’è bisogno di Zaccaria.
22 dicembre 2019 Matteo 1, 18-24
Si sveglia, si lascia illuminare dalla Luce, si sente figlio di Dio che non può non generare il Figlio di Dio. Per questo, al sorgere del sole “quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa”.
21 dicembre 2019 Luca 1, 39-45
Maria gioisce per Elisabetta che si teneva nascosta perché era il sesto mese che tutti le dicevano sterile, era entrata in meno pausa. Gioisce con lei, non la giudica, non la disprezza come accade troppo spesso nei confronti di una donna che ha un figlio e che magari non riesce a dargli tutto quello che noi gli daremmo.
20 dicembre 2019 Luca 1, 26-38
Questa scena la si capisce veramente, per quanto possibile, solo se la guardiamo con gli occhi del Padre. Non è centrale vedere e contemplare questa scena con gli occhi di Maria.
19 dicembre 2019 Luca 1, 5-25
Non temere Zaccaria, Elisabetta concepirà e partorirà Giovanni. La tua preghiera, preghiera della quale manco te ne sei reso conto perché non ci credevi più neppure tu, ma che ha continuato a vivere in te, è divenuta benedizione e la benedizione, caro Zaccaria, è fonte di vita, è generativa sempre e comunque.
18 dicembre 2019 Matteo 1, 18-24
Giuseppe uomo silenzioso, uomo dello Spirito, uomo che non dice nulla ma vive e compie quanto lo Spirito gli ispira, contro ogni convenienza umana. Giuseppe vera donna che dona vita laddove ci sarebbe stata solo morte.
17 dicembre 2019 Matteo 1, 1-17
Viviamo la bellezza che ogni uomo viene dalla Madre e ogni uomo va al Padre: Dio è principio di vita, più bello di così!
16 dicembre 2019 Matteo 21, 23-27
Allora saremo beati, non paurosi dir conoscere sia il Battista che il Gesù che camminano anche oggi in mezzo a noi e che ci conducono al Natale. Gesù è il nostro liberatore dalle carceri costruite con le nostre mani.
15 dicembre 2019 Matteo 11, 2-11
Il Battista finalmente capisce e ride, ride perché diventato piccolo per il mondo e grande per il Regno: sa che nessuno lo libererà dal carcere semplicemente perché lui è già libero rimanendo fedele al suo essere Voce senza volere diventare Parola.