Noi siamo questi discepoli mandati nel mondo ma, prima ancora, mandati nel nostro mondo, nel nostro mondo di relazione a due, nel nostro mondo familiare, nel nostro mondo vicino a noi.
13 Febbraio 2020 Marco 7, 24-30
Il protagonista di questa vicenda non è l’ebreo Gesù maestro e fondatore del cristianesimo; protagonista e artefice del miracolo dell’incontro e della guarigione è la donna. È lei che genera alla vita il proprio interlocutore, lo genera ad una nuova comprensione di sé. Lo genera ad una missione più vera.
12 Febbraio 2020 Marco 7, 14-23
Noi siamo resi “impuri”, vale a dire sfigurati, da ciò che abbiamo dentro di noi, nel segreto del nostro cuore. Sono i nostri pensieri malvagi che ci uccidono e ci disumanizzano.
11 Febbraio 2020 Marco 7, 1-13
Non è possibile, sarebbe solo schizofrenia e non fede, essere umani quando si celebrano riti, mostrandosi da subito alle porte della chiesa disumani.
10 Febbraio 2020 Marco 6, 53-56
Questo Gesù, irriconoscibile ai nostri occhi, continua a vivere per noi e a manifestarsi a noi: lasciamoci toccare toccando la verità di chi Lui è, non il fantasma che ci siamo creati con tutte le nostre religiosità.
9 Febbraio 2020 Matteo 5, 13-16
La concretizzazione delle beatitudini, quest’oggi, ci invita a due passi: uno salato e uno illuminato.
L’essere sale significa incontrare la vita, fecondarla, salarla appunto. È un fare all’amore con la vita.
8 Febbraio 2020 Marco 6, 30-34
Uno sguardo amante vede quello che uno sguardo interessato non sa vedere, passa oltre le apparenze, belle o brutte che siano. E coglie l’incoglibile, coglie il cuore della questione.
7 Febbraio 2020 Marco 6, 14-29
Sappiamo bene che “le radici dell’occhio stanno nel cuore”, come ci ricorda Guardini. Per questo, volenti o nolenti, coscienti oppure no, noi interpretiamo tutto quello che vediamo alla luce di ciò che abita la nostra interiorità.
6 Febbraio 2020 Marco 6, 7-13
Evangelizzare è cura e prossimità: ungere e guarire è opera del Padre in noi, quel Padre che si fa vicino ad ogni uomo anche grazie al nostro agire curante.
5 Febbraio 2020 Marco 6, 1-6
Riconosciamo che, in fondo, noi non possiamo accettare Dio nella persona concreta di Gesù, che è il fratello povero soprattutto di cuore. Non basta essere dei suoi, essere battezzati: si può essere dei suoi e volerlo uccidere. Incredulità e desiderio di morte vanno a braccetto, non stupiamoci se avviene anche oggi.