Uno sguardo amante vede quello che uno sguardo interessato non sa vedere, passa oltre le apparenze, belle o brutte che siano. E coglie l’incoglibile, coglie il cuore della questione.
7 Febbraio 2020 Marco 6, 14-29
Sappiamo bene che “le radici dell’occhio stanno nel cuore”, come ci ricorda Guardini. Per questo, volenti o nolenti, coscienti oppure no, noi interpretiamo tutto quello che vediamo alla luce di ciò che abita la nostra interiorità.
20 Gennaio 2020 Marco 2, 18-22
Allora accogliamo l’invito di Gesù a non digiunare come Giovanni che aspetta il Messia: è già venuto. Accogliamo l’invito di Gesù a non digiunare come i farisei che digiunano per onorare la legge.
26 ottobre 2019 Luca 13, 1-9
Noi siamo abituati a considerare male la morte, mentre invece male è il bene che desidero ma che non faccio, che non riesco a fare. La morte non è il male.
25 ottobre 2019 Luca 12, 54-59
Sapere cogliere il desiderio che alberga in noi per scegliere ciò che è bello e non brutto, ciò che è buono e bene e non cattivo e male, è cosa sempre più importante.
24 ottobre 2019 Luca 12, 49-53
L’invito è a guardare l’orizzonte verso cui camminiamo e a cogliere l’intenzione che ci muove all’incontro. Attendere il Veniente è spinta ad amare; sopravvivere per salvare la pelle è sfiducia e chiusura alla lotta, al dono della propria vita.
27 agosto 2019 Matteo 23, 23-26
È l’interno del bicchiere della nostra esistenza che è importante sia pulito, se vogliamo bere l’acqua viva che sgorga dal cuore di Cristo, senza inquinarla o sporcarla.
20 agosto 2019 Matteo 19, 23-30
Scoprire la bellezza dell’abbraccio e la libertà di fronte all’abbraccio, ti cambia la vita perché ti cambia il modo di relazionarti e di essere in relazione.
19 agosto 2019 Matteo 19, 16-22
Così lodiamo il Signore con scioltezza e libertà, così celebriamo la nostra messa nella vita che è cammino quotidiano. Così riscopriamo la bellezza del sentirci figli e fratelli vivendo la fraternità non come obbligo o come lotta per avere di più, ma come cosa da godere.
18 agosto 2019 Luca 12, 49-53
Significa accettare la logica e la fatica del discernimento, del comprendere, dell’accogliere, del vivere, del ravvivare il fuoco di amore in noi e tra di noi.