“Tu sei il Figlio di Dio”, gridano a Gesù gli spiriti impuri. Ma egli, da vero profeta, proibisce loro di svelare chi Lui è, perché fuorviante e mistificatorio.
22 Gennaio 2020 Marco 3, 1-6
Tendi la mano! Cogliere la bellezza che il sabato, e quindi ogni legge e realtà umana, è per l’uomo e non viceversa, significa che Dio è tutto per l’uomo. All’idolo non dobbiamo nulla.
21 Gennaio 2020 Marco 2, 23-28
Entrare nel sabato significa accogliere il dono della vita stessa di Dio.
17 Gennaio 2020 Marco 2, 1-12
La paralisi impedisce di camminare per potere raggiungere la nostra casa. La nostra casa è l’amore, l’Amore è la nostra casa.
16 Gennaio 2020 Marco 1, 40-45
È la bellezza della gratuità che non è figlia del regalo ma del dono. È la bellezza della gratuità dove ciò che importa non è acquisire potere attraverso le nostre belle e buone azioni, ma semplicemente vivere il bello e il buono perché rende la vita bella e buona.
22 marzo 2019 Matteo 21, 33-43.45
L’eredità che è stata donata a noi, umanità che abitiamo questa terra, è cosa bella se vissuta come dono, diventa problematica nel momento in cui noi vogliamo che diventi proprietà.
7 marzo 2019 Luca 9, 22-25
L’uomo si umanizza a partire dalla morte. La morte è l’unica certezza, l’uomo è l’essere che sa che deve morire. Noi umani, consciamente o inconsciamente, ci mettiamo in moto per paura della morte e ci lasciamo guidare da un’ansia per la vita che non è sana.
1 marzo 2019 Marco 10, 1-12
La condizione naturale dell’uomo, che dovremmo cercare di vedere allo specchio, è dare la propria vita per salvarla. L’espansione del proprio io e del noi, avviene solo nel dono e nell’amore.
30 novembre 2018 Matteo 4, 18-22
Il lasciare padre e reti non è che una conseguenza di uno stato di libertà dove uno prende finalmente coscienza che è tempo di cambiare passo. In un primo momento sembra quasi che quanto ha fatto fino ad allora sia stato inutile, ma presto o tardi ci accorgiamo che non è così. È solo tempo di crescere lasciando tutto quello per cui avevamo investito vita. Un lasciare che è scelta di vita, che è apertura a nuovi orizzonti, che è fedeltà a quello che siamo e a quello che siamo chiamati ad essere.
20 novembre 2018 Luca 19, 1-10
Finalmente Gesù riesce ad entrare a Gerico grazie alla caduta del muro della cecità. Il cieco di Gerico lo accompagna con le sue grida di ringraziamento a Dio e la folla si accalca lungo le strade. Le porte della città sono aperte, la vista sembra essere ritornata, la Luce illumina le strade di Gerico, città le cui mura sono cadute grazie a Dio. Ma manca ancora qualcosa, manca uno sguardo, manca un vedere che non abbiamo ancora recuperato.