Evangelizzare è cura e prossimità: ungere e guarire è opera del Padre in noi, quel Padre che si fa vicino ad ogni uomo anche grazie al nostro agire curante.
5 Febbraio 2020 Marco 6, 1-6
Riconosciamo che, in fondo, noi non possiamo accettare Dio nella persona concreta di Gesù, che è il fratello povero soprattutto di cuore. Non basta essere dei suoi, essere battezzati: si può essere dei suoi e volerlo uccidere. Incredulità e desiderio di morte vanno a braccetto, non stupiamoci se avviene anche oggi.
4 Febbraio 2020 Marco 5, 21-43
La fede dunque è un toccare che crea contatto personale con Gesù, che ci umanizza in mezzo ad una folla anonima, che ci riabilita e ci fa rinascere.
10 Gennaio 2020 Luca 4, 14-22
E cosa fa Gesù, oggi? Annuncia il vangelo ai poveri, la Buona Notizia a noi poveri di tutto. Non sono le cose che fanno ricca o povera una persona, quanto invece il senso della sua esistenza.
9 Gennaio 2020 Marco 6, 45-52
L’amore non è una illusione che crea delusione. Il Cristo non è un fantasma. Il Dio della vita demolisce i palazzi del potere spargendo amore e condivisione e mettendo al bando la smania di accumulo che avvolge i nostri cuori.
8 Gennaio 2020 Marco 6, 34-44
Non sottovalutiamo il nostro piccolo, la nostra povertà di dono, le due monete che sono tutto quello che abbiamo per vivere: il coraggio e la bellezza del condividere salverà il mondo, rendendo più belle le nostre giornate. Questa è Vita, questa è fede.
27 settembre 2019 Luca 9, 18-22
Ciò che ci porta a credere a Gesù o a non credere è il nostro stile di vita, che è incarnazione di quello che siamo e di quello in cui crediamo.
19 settembre 2019 Luca 7, 36-50
Abbiamo ancora fede per vivere la messa baciando i piedi di colui che incontriamo profumando di amore il volto della sorella che attende a bocca aperta di potere esprimere la sua fede per potere vivere la danza del perdono?
7 agosto 2019 Matteo 15, 21-28
Gesù, in questo brano, dona un tocco di umanità a Dio. Dio non si stupisce più di nulla, ne ha viste troppe nella storia degli uomini. Gesù si stupisce della fede e della tenacia di questa donna.
1 aprile 2019 Giovanni 4, 43-54
Da funzionari angosciati per la morte del bambino, diventiamo uomini, sicuri della vita del figlio. Per questo scendiamo e ritorniamo alla vita, alla vita di tutti i giorni dove si gioca la nostra vita di fede e la nostra fede nella vita.