Dire il nome, chiamare per nome, dice la verità di quello che sei, di quello che sono. Il mio nome chiamato diventa la mia missione, diventa il senso della mia vita, diventa il cammino di oggi e il cammino futuro.
29 novembre 2019 Luca 21, 29-33
È invito a vedere ciò che il vangelo di oggi ci propone in mezzo a tutta quella distruzione descritta nei versetti precedenti: tutto questo sono germogli del Regno di Dio che è vicino!
28 novembre 2019 Luca 21, 20-28
“Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finchè i tempi dei pagani non siano compiuti”. Le mura di questa Gerusalemme sono una benedizione quando cadono, quando diventano liberazione per noi e per il prossimo.
27 novembre 2019 Luca 21, 12-19
Non ci può interessare più di tanto lo spavento con cui viviamo, e ci invitano a vivere, le tragedie della vita. La chiamata è chiara ed è chiamata a vivere il male, non a vivere male. L’amore è più forte del male.
26 novembre 2019 Luca 21, 5-11
Non lasciamoci abbagliare dai segni che ci colpiscono e che occupano le nostre vuote conversazioni e monologhi. Non ci interessa evitarla, la fine del mondo, ci interessa viverla in pienezza.
1 dicembre 2018 Luca 21, 34-36
Vigilare e pregare, significa stare diritti di fronte all’orizzonte della vita che si apre al mattino col sole che sorge e di fronte all’orizzonte della vita che si chiude mentre tramonta il sole sotto il nostro sguardo contemplante della vita che si offusca nella bellezza di un tramonto rosso di vita e di calore, oltre che di colore.
19 settembre 2018 Luca 7, 31-35
Possiamo ancora rimanere indifferenti? La via dell’indifferenza ci sembra la via della salvezza. In realtà è la via più mortifera che possiamo scegliere perché niente ci potrà toccare e nulla ci potrà far cogliere la bellezza della chiamata alla conversione e alla vita.
10 febbraio 2018 – Marco 8, 1-10
Perché continuare a celebrare la messa in chiesa come sulle strade della vita, se tanto non ci capiamo nulla? Se non impariamo e capiamo nonostante la benedetta moltiplicazione dei pani?
9 febbraio 2018 – Marco 7, 31-37
Il segno della moltiplicazione dei pani si concretizza oggi in Gesù che grazie alla saliva, simbolo dello Spirito incarnato, viene a toccare due organi della nostra sensibilità.
8 febbraio 2018 – Marco 7, 24-30
Sappiamo che la fede non è credere in Dio, anche i demoni lo credono e tremano. La fede è quella che si fa pane che sazia il fratello, è messa sul e nel mondo.