Noi siamo questi discepoli mandati nel mondo ma, prima ancora, mandati nel nostro mondo, nel nostro mondo di relazione a due, nel nostro mondo familiare, nel nostro mondo vicino a noi.
13 Febbraio 2020 Marco 7, 24-30
Il protagonista di questa vicenda non è l’ebreo Gesù maestro e fondatore del cristianesimo; protagonista e artefice del miracolo dell’incontro e della guarigione è la donna. È lei che genera alla vita il proprio interlocutore, lo genera ad una nuova comprensione di sé. Lo genera ad una missione più vera.
7 dicembre 2019 Matteo 9, 35-10, 1.6-8
Noi, se vogliamo diventare noi stessi, dobbiamo smetterla di curare i nostri interessi, dobbiamo semplicemente andare verso l’altro. Evidenziando la bellezza della sua identità noi diventiamo ciò che siamo, semplicemente figli.
14 novembre 2019 Luca 17, 20-25
La presenza del Regno in noi ci dica che il vero problema, magari poco appariscente, è il fine della nostra vita non la fine della stessa.
13 novembre 2019 Luca 17, 11-19
Chi meglio di lui può diventare missionario? Nessuno! Lui, malato guarito, lui riconoscente per quanto è avvenuto, viene mandato, viene inviato a tutti perché anche gli altri, grazie alla sua testimonianza, possano fare altrettanto.
5 ottobre 2019 Luca 10, 17-24
La missione diventa qualcosa di gioia condivisa che chiede di danzare insieme la danza della vita.
12 luglio 2019 Matteo 10, 16-23
A noi cogliere la bellezza della perseveranza nel bene per potere crescere nella libertà del bene stesso.
10 luglio 2019 Matteo 10, 1-7
I Dodici, i discepoli, gli apostoli, sono chiamati a ricevere un potere. Il potere per il vangelo è exousia, vale a dire una forza che è dominio. Non un dominio sulle persone ma un dominio nel servizio. È dominio sul male per aiutare le persone.
9 luglio 2019 Matteo 9, 32-38
La parola quando è armonia risponde alla verità di quello che siamo e crea comunicazione in verità. La parola quando è disarmonia diventa inciampo e falsità.
8 luglio 2019 matteo 9, 18-26
Gesù stava parlando di vita e della vita ma succedono delle cose che sanno di morte. Gesù non parla di vita, Gesù vive la vita ed è la vita, per questo le notizie di morte e di malattia non lasciano indifferente Gesù.