28 giugno 2019 … Cuore di Gesù

da | 5 Luglio 2019 | Dentro il Vangelo, Oggi nella Chiesa

28 giugno 2019 Sacro Cuore di Gesù

    Sempre, ogni anno, ritrovarsi a partire dal Cuore del Padre è momento di festa, grande festa! Ed è successo così anche il 28 giugno 2019, festa del Cuore di Gesù, che alla Scuola Apostolica di Albino ci sia stata occasione di ritrovarsi e condividere la comune gioiosa sorgente che da respiro e valore alla nostra esistenza. Il centro, momento celebrativo e solenne, è stata la concelebrazione eucaristica. Ha presieduto l’Abate di Pontida, dom Giordano Rota. Qui di seguito il video e poi sotto la sua omelia che ci ha lasciato scritta.

(omelia dell’Abate di Pontida, dom Giordano Rota)

Il giugno di ben 141 anni fa, gli amici dehoniani lo sanno con certezza, nasceva di fatto l’Istituto dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù. Dico di fatto perché il riconoscimento ufficiale arriverà più tardi, nel 1905, ma in questa data, come oggi, il fondatore P. Leon Dehon emetteva i suoi voti religiosi.
P. Leon usava espressioni molto dense come quelle del suo testamento spirituale: “vi lascio il più meraviglioso dei tesori: il Cuore di Gesù”, oppure: “il Cuore di Gesù è la mia eredità”. Così come in punto di morte disse: “Per Lui sono vissuto, per Lui io muoio”.
Aveva scoperto un vero e proprio tesoro: l’amore di Gesù.
Nella Lettera ai Romani San Paolo pone in evidenza un aspetto che non dobbiamo lasciarci sfuggire: “Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi”. Non un noi generico, ma un noi riferibile a dei valori e dei volti concreti: a me, a te, alla persona che incontro ogni giorno mentre vado in ufficio e anche a quello che non esito a definire un mascalzone … Lo stupore che trapela dalle parole dell’apostolo dovrebbe spingerci a riflettere seriamente. Non si da la vita per nulla! Se Cristo ha consegnato la sua vita per me, vuol dire che ai suoi occhi io sono un valore incalcolabile.
La verità di questa festa è enorme: Cristo ci ha amati e ci ama intensamente, senza compromessi, con forza, con fedeltà. Se siamo cristiani e perché abbiamo scoperto di essere amati in maniera adulta, senza ricatti, senza suscitare sensi di colpa, con libertà. E dall’amore di Cristo abbiamo scoperto l’amore del Padre, attraverso il Maestro siamo giunti a conoscere il vero volto di Dio. Amore concreto, quello di Cristo, affatto emotivo, saldo e ponderato. Le sue scelte, il suo donarsi definitivo sulla croce, l’andare fino in fondo, amando chi non lo amava, consegnandosi alla volontà omicida dell’umanità, ci costringe a rivedere il concetto di amore e di sacrificio.
Dio conosce quel timore benedetto che nasce dall’amore, come lo conoscono tutti coloro che hanno amato veramente nella loro vita: il timore di perdere ciò che si ama…
Il Cuore di Gesù ha veramente trepidato per la pecora perduta e poiché egli è il Dio fatto uomo, ci rivela un mistero inaccessibile, facendoci conoscere qualcosa di ciò che attraversa il Cuore di Dio quando un uomo pecca, cioè quando un uomo si smarrisce, perché il peccato consiste sempre nello sbagliare felicità.
A immagine di questo Dio che non si rassegna a perderci e non solo scruta il momento del nostro ritorno, ma vieni a cercarci, ci riporta a casa, senza rimproverarci, anche noi, come singoli e come comunità ecclesiale, dobbiamo imparare l’amore per i poveri, gli esclusi, gli emarginati. Perché chi è misero o colpevole, insoddisfatto o disperato ha solo bisogno di misericordia.
E voi, cari confratelli dehoniani, siete chiamati a rinnovare il segno di questo amore donativo e generativo di Cristo nella vostra vita fraterna e nella vostra missione all’interno della Chiesa. Le vostre opere siano sempre segnate da questo amore senza limiti, un amore che non sta ad attendere, ma va alla ricerca. Cercate e riconducete all’ovile del gregge di Dio questa società tanto malata di un amore che non ha nulla di donativo ma tutto di possessivo. Il vostro amore fraterno e casto sia sempre uno stimolo per riscoprire l’amore misericordioso di Cristo!

Argomenti: Cuore | Vita religiosa
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