Nella rivelazione cristiana tutto converge nell’amore di Dio Padre.
Egli è la fonte del nostro esistere, ci accompagna nel tempo e ci accoglie nell’eternità.
“In lui viviamo, ci muoviamo e siamo” (At 17,28).
L’interrogativo imprescindibile che ciascuno di noi si è posto riguarda la sua esistenza: “Perché mi trovo in questo mondo? Chi ci sta alle spalle del mio starci qui ora? Una precisa volontà di amore dei miei genitori o l’esito di un calcolo sbagliato? Mi posso spingere oltre e scoprire un disegno che sta prima di tutto e di tutti e mi rimanda a Dio?”. Non posso prescindere da queste domande e dare ad esse una risposta rassicurante, pena l’irrequietezza interiore o, al contrario, il senso di pienezza.
Il contesto secolarizzato in cui viviamo non ci aiuta a scoprire dimensioni alte. Tende a darci spiegazioni immanenti, limitate alla natura: siamo frutto della biologia, tutto parte da un contatto fecondante che arriva a maturazione e produce vita: vita vegetale, animale, di cui noi siamo l’espressione più evoluta. Dio è ignorato, la Natura esaltata. Tutto nasce, tutto muore e si dissolve.
Questa concezione, oggi prevalente, toglie ogni illusione, porta a cogliere al meglio il flusso di vitalità e a rassegnarsi al declino senza un senso. Non meraviglia trovare persone demotivate, tristi, senza speranza, che giocano la loro esistenza nel carpire cose che diano soddisfazione seppur effimere.
La visuale cristiana della vita ci apre a orizzonti che riempiono il cuore. Ci dice che siamo avvolti dall’amore, da sempre e per sempre. “Al principio Dio creò cielo e terra”. Questo disegno è culminato nella creazione dell’uomo e della donna, creati a sua immagine e somiglianza. In essi il Signore ha posto il suo soffio vitale e su di essi la sua benedizione. Qui sta la nostra origine, nell’amore eterno di Dio. Egli è la nostra vera sorgente, tutto il resto rimane mediazione. In tutto questo emerge l’amore fontale. Alla luce di questa rivelazione, la nostra vita si riempie di luce, prende vigore, riesce ad affrontare con più energia le fatiche del vissuto, mantiene viva sempre la speranza.
È fondamentale sentirci abbracciati dall’amore provvidente del Padre dei cieli, che ci accompagna sempre e ci garantisce. Siamo persone che hanno una meta a cui guardare e sentono la loro vita piena di significato. Tutto inizia e tutto si conclude all’insegna dell’amore.