Contro Mastro Ciliegia

da | 4 Novembre 2021 | Un libro per te

Chi non conosce Pinocchio e le sue avventure? Quando e da chi uno le ha conosciute? Difficile la risposta. Pinocchio fa parte della memoria di tutti. Poche cose sono così radicate nella cultura popolare del nostro come di altri paesi. Ma questo significa che nel rimettersi a leggere, a capire le avventure di Pinocchio, si possono capire le esigenze più profonde di quella umanità che le ha fatte proprie. Le esigenze dell’uomo sono la grande strada per comprendere il suo senso della vita, il suo senso religioso. Questo spiega la nascita di un libro di teologia che, capitolo per capitolo, segue le avventure di Pinocchio. La differenza tra burattino e figlio, nolenti o volenti, resta la sintesi del dramma dell’uomo contemporaneo.

Avevo un desiderio, divenuto proposito depositato nel cassetto, di leggere il libro del Cardinale Giacomo Biffi sulle avventure di Pinocchio. Quando nel lontano 1977 è stato pubblicato, mi ha incuriosito e sollevato interrogativi: un testo di 275 pagine sul burattino del Collodi? Addirittura un “commento teologico” su questa favola? Mi aveva suscitato una forte curiosità che, però, non ero mai riuscito a soddisfare.

Guarda caso, dopo più di 40 anni – tanto è stato l’oblio – mi trovo tra le mani questo libro e non mi lascio sfuggire l’occasione: finalmente mi levo la curiosità. Fin dalle prime pagine rimango affascinato: buona l’intuizione, bello e arguto l’argomentare, conseguente il rapportare l’insieme in chiave teologica, articolate e ricche le riflessioni. Il tutto a partire dal testo collodiano.

Mi è sorto spontaneo e doveroso l’interrogativo: «Ma veramente Collodi sottintendeva così tanti significati umano-spirituali nella sua narrazione?». Non c’è risposta sicura. Si sa che ha scritto il testo per i bambini, a capitoli distanziati nel tempo, con due lunghe interruzioni. Non c’è nessun riferimento a Dio, agli angeli, alla realtà ‘celeste’. La presenza, invece, di qualche persona, di numerosi animali parlanti, di situazioni paradossali e un aleggiare di messaggi che toccano il vissuto naturale e morale di cui è condita la natura umana. Una vera favola dai molteplici insegnamenti offerti all’intuizione di chi li vuole cogliere. Da qui le molteplici interpretazioni espresse da angolazioni molto differenti.

Quella data dal Card. Biffi è veramente originale, con una sua logica a tutto tondo. Più ti addentri nella lettura, più ti incuriosisce ciò che verrà a dire, e più cogli una logica. E difatti ne consegue una panoramica completa sull’avventura umana in ottica dell’insegnamento cristiano: una vera teologia sul disegno divino sull’uomo e sull’avventura umana.

La conclusione la indica lo stesso autore:

«È dunque una lezione di vita che possiamo imparare: …la verità sulla vita e sulla morte, sul senso dell’esistenza e sulla sua insignificanza, sulla felicità e sul dolore, sulla possibilità di speranza e sulla disperazione, sulla nostra origine e sul nostro ultimo destino».

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