Desiderare per amare ed essere liberi

da | 17 Dicembre 2021 | Testimonianze

Il desiderio è la forza più potente che ci muove.
Senza il desiderio siamo gente spenta.

Nel percorso degli incontri on-line sulla Generatività proposti da padre Giovanni Nicoli, sabato 11 dicembre il gruppo si è soffermato sulla tematica:

 Il legame non toglie libertà
Il desiderio è… non bastiamo a noi stessi!

 

Il legame non è un vincolo o un ostacolo, il legame è disponibilità ad essere flessibili… per avvolgere….

Il desiderio d’amare diventa liberatorio, ci rende fertili, dà senso alla nostra vita.

 Padre Gianni ci ha illustrato un tema che personalmente ho trovato molto profondo e che, ancora una volta, mi ha portata a riflettere su diversi concetti.
Molti di noi cercano di vivere senza vincoli e legami, nella convinzione di essere liberi.
E’ però una libertà illusoria, negativa, fortemente condizionata dall’ingranaggio che ci porta a vivere freneticamente e non ci concede mai tempo per noi, impedendoci persino di riflettere.
Questo offusca il desiderio che abbiamo di non bastare a noi stessi, desiderio che ci porterebbe ad agire per essere solidali e vicini al nostro prossimo, come Gesù ci ha insegnato.
E’ importante sostenere chi ha bisogno, le persone fragili, gli anziani, gli ammalati e coloro che soffrono.
Aiutare concretamente, senza fare mai mancare un sorriso ed un conforto, sempre… con gentilezza.
Solo il legame sociale può aiutare a generare un mondo in cui valga la pena di vivere.
Il desiderio è la forza più potente che ci muove e che ci sprona a metterci in gioco senza avere paura dei risultati che si conseguiranno.
Penso che, a volte, siamo spaventati di non poter essere in grado di riconoscere i bisogni degli altri, con il timore di non saper fare abbastanza.

 

 Mi ha colpito molto la metafora dell’albero, il cui tronco cresce a poco a poco, col tempo… ed i suoi rami diventano sempre più grandi e ne generano continuamente di nuovi.
Anche l’albero è parte della Creazione di Dio.
Ritengo quindi sia molto importante riuscire ad essere spontanei e liberare il nostro desiderio di amare gli altri. Solo così, potremo dare vita a nuovi alberi che doneranno altri frutti.

Carla Assi, Vimercate (MI)

Questa la condivisione dell’amica Carla, che ha tentato di concretizzare l’invito di padre Gianni ad aprirci alla Generatività, ovvero all’ “Ordo Amoris”, l’ordine del cuore a cui siamo chiamati e che ci costituisce come persone.
L’amore è una forza liberatrice: quando la accogliamo smettiamo di essere prigionieri di noi stessi e riusciamo ad andare incontro all’altro.
Ed è proprio quando ci poniamo in relazione con qualcuno, che stabiliamo dei legami e che permettiamo agli stessi di dar senso alla nostra vita, che riscopriamo la nostra libertà!
Abbiamo cominciato ad intuire che i legami, per essere generativi, si devono nutrire di desideri e non di bisogni.

“Il desiderio è la forza più potente che ci muove. Senza il desiderio siamo gente spenta”

ha affermato padre Gianni, continuando:

“Eppure il desiderio non ha nome. Il desiderio è cosa insaturabile, è un vuoto che niente può riempire. Per questo possiamo cogliere come qui si giochi la nostra libertà di essere vivi e di rimanere in movimento”.

Il desiderio vive e cresce quando riconosciamo che noi non bastiamo a noi stessi, ma restiamo aperti alla realtà e alla vita, affezionandoci ad essa, ovvero amandola.

 “Grazie all’affezione il confronto con la realtà diventa cosa più diretta ed esplicita. I sentimenti dell’affettività sono complessi e a volte contrastanti. Ma rifiutare la stagione dell’affezione, cioè dell’amore, è metterci a giocare la partita senza mai discendere in campo. Ma è proprio in un momento agonistico che noi riusciamo ad andare oltre noi stessi”

(p. Giovanni Nicoli)

Argomenti: Desiderio | Libertà
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