“In tutto il mondo il ritorno del nazionalismo é sostenuto dal vento forte del fondamentalismo religioso.” Questo scrive e sostiene Mauro Magatti nel suo articolo, sul “Corriere della sera” del 9 gennaio 2020, dal titolo: “Il dialogo, risposta europea al nazionalismo religioso” a cui rimandiamo
Intervento che mi ha fatto riflettere, possibilità che condivido.
Considerazioni a partire dalla lettura che lo stesso autore fa del fenomeno non solo europeo ma pure mondiale. E i recenti eventi di “guerra” del pianeta hanno evocato e attinto ancora lì, dalla fonte religiosa, per far accendere gli animi. Sì certo l’economia è l’interesse, ciò che brucia, e ne guadagna, ma la miccia è stata attinta lì, dalla religione, dove ognuno fa riferimento al suo Dio.
Quel Gesù che nasce per tutti … è solo mio? È solo come lo voglio io?
Magatti, dopo la valutazione sociale d’insieme, ci dice del contributo importante di papa Francesco. Un percorso, un cammino, pratico che mira a disarmare e disinnescare questo mix esplosivo e renderlo occasione di dialogo sincero invece che di conflitto più o meno aperto.
La missione della Chiesa, di ognuno di noi, non è certo quella di fare crociate oggi.
Nel contesto delle divisioni, sfruttamenti e conflitti che le religioni, incluso il cristianesimo, hanno prodotto lungo il corso della storia, il dialogo, dentro di noi e attorno a noi, è necessario per cercare di tornare alla sorgente, anche nell’ascolto silenzioso e senza pregiudizi dell’altro, nudi come all’inizio. Si tratta di lasciarsi ricreare, tutti figli generati da Dio.
Se non dai fiducia all’umano che ti sta di fronte come puoi ricevere la fiducia di quel Dio che crede in te comunque?
Liberate da strutture di potere, che è l’aspetto più di frattura fra le persone, le religioni possono tornare ad essere fedi.
Si dialoga, ci si incontra, non certo per “convertire” ma per “convertirsi” a quel Dio che ancora dobbiamo apprezzare in tutta la sua bellezza. E possiamo ancor meglio scoprire che Lui non ha bisogno di essere salvato e che la sua salvezza non è riservata ad una élite.
La strada che percorreremo, se ci teniamo davvero alla relazione con Dio, è apertura al continuo dialogo di Dio con l’umanità, nella quale ci siamo tu e io e Dio e … tanta Vita ancora!
Incontro Interreligioso a Ho Chi Minh City (AsiaNews)