La bellezza: una via da percorrere con i piedi e con il cuore

da | 6 Aprile 2022 | Testimonianze

La bellezza è ovunque attorno a noi. Sta a noi saperla scorgere, guardando non in modo superficiale, ma nel profondo di tutte le cose, di tutte le persone, di tutte le situazioni ed eventi che viviamo, anche quando sono tristi o dolorosi.

Nel week-end del 19-20 marzo il MASCI Lombardo – Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani  – ha organizzato presso la Scuola Apostolica di Albino la Giornata dello Spirito regionale, un’esperienza di interiorità e condivisione in stile scout.

Qui di seguito la testimonianza di Elisabetta della Comunità di Cremona 1

E’ la prima volta che partecipo ad una Giornata dello Spirito.
Ho bisogno di staccare un attimo dalla quotidianità, per rientrare in me stessa, per prendermi il tempo necessario alla meditazione, all’ascolto, all’incontro con Dio.
Spero che le meditazioni che ci verranno proposte mi aiutino in questo, spero che non ci sia troppa ridondanza di gesti e simboli (alle volte noi scout ci dimentichiamo l’essenziale nelle cerimonie!), spero ci sia silenzio, ma anche quel pizzico di allegria, che ci fa vivere il nostro essere cristiani senza quei musi lunghi che alle volte si trovano nelle nostre Chiese, spero ci sia la possibilità di condividere i pensieri senza fare voli pindarici sullo scibile “cristiano” ….
E’ con questo spirito che mi accosto a questa giornata dello spirito… dove saremo portati a scoprire che la bellezza è una strada da percorrere con la nostra fisicità (i nostri piedi) e il nostro essere più profondo (il nostro cuore).

Ci siamo: iniziamo con una meditazione di Padre Gianni…. Quanto meno spiazzante! Tante pennellate profonde, incisive… la bellezza da vivere, da accogliere, per valorizzare il bene che vive sempre accanto al male e ci impone la scelta in totale libertà …. La bellezza come concretezza e non come immaginazione, perché nell’immaginario il nostro ego si amplia a dismisura nascondendoci la possibilità di accogliere quella bellezza che è nella vera realtà …. La bellezza che è qui nell’oggi, in ogni momento della mia storia, che comincia da me, dalla mia capacità di guardare il mondo con occhi diversi (con gli occhi dell’amore) … La bellezza….

I primi lavori di gruppo: dobbiamo preparare una tappa della via crucis…non ci conosciamo… iniziamo a raccontarci partendo dalle esperienze di bellezza che nella nostra vita abbiamo percepito come tali… qualcuno parla di più, qualcuno tace… alla fine ne nasce una riflessione che ognuno di noi sente profondamente sua e trova veramente bella … questa è la bellezza che scopriamo nel qui ed ora del momento che stiamo vivendo. E chi nel gruppo non parla…. è colui che riesce a tradurre le nostre parole nel simbolo che porteremo alla via crucis: che bello! ognuno ha il suo linguaggio per esprimersi.
La via crucis serale, nel parco con le torce accese, con le meditazioni dei gruppi tutti in silenzio e in ascolto …. un momento “magico”! Ogni tanto abbiamo bisogno di questi momenti magici, dove ti senti in pace con te stesso, con gli altri, dove sai ascoltare Colui che ti manda ad essere costruttore di pace nelle tante conflittualità della tua vita.

L’adorazione notturna: questo è silenzio puro, è tempo per un dialogo fra te e Dio, è tempo di far tacere te stesso e riscoprire la forza della contemplazione, dell’adorare un Dio di cui hai appena celebrato la morte in croce.

Ed è sera ed è mattina: secondo giorno!

Don Andrea… il tono pacato, direi feriale … ma una lectio che ci pone interrogativi profondi: quale modello scegliamo? riusciamo a scegliere il modello del buon/bel pastore che espone, dispone e depone la propria vita perché a lui interessa l’uomo, ogni uomo? Inter- esse = Essere dentro. Allora la domanda è “chi abbiamo noi nel nostro essere più profondo: noi stessi o l’altro”? Riusciamo ad essere “belle persone” e non solo buone persone? La bellezza è un percorso per conformarsi al modello che è Cristo!
Prepariamo la Messa: 10 gruppi per preparare 10 momenti. Non sarà dispersivo? Temo un po’ questo momento, perché alle volte i gruppi si dilungano troppo e invece, per come sono, io amo una celebrazione unitaria, concentrata….
Abbiamo pochissimo tempo per prepararci, e sappiamo che la Messa dovrà stare in tempi ben precisi perché abbiamo pranzo alle 12.15. Forse questa consapevolezza sulla ristrettezza dei tempi o più probabilmente la forza di ciò che abbiamo vissuto in queste giornate aiuta ogni gruppo a preparare un intervento limitato, ma molto significativo. Ne nasce una Messa veramente celebrata da tutti, dove il “popolo” ha un ruolo fortemente partecipato, una messa viva, non rituale.
Con questa pienezza ci accostiamo all’ultimo pasto vissuto veramente nella allegria e nella condivisione.
Il “grazie!” cantato alla Pattuglia animazione viene dal cuore: tutto è stato pensato e cadenzato in modo da farci vivere un momento veramente speciale!

Torno a casa con la certezza che, appena potrò, tornerò a vivere la Giornata dello Spirito!

Elisabetta, Cremona 1

Argomenti: Bellezza
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