Infinite stories vengono ormai pubblicate quotidianamente su Instagram … milioni di milioni, una cifra che è orami poco meno di un miliardo. Tantissime tantissime tantissime!
Ancora più sono le “storie” quotidiane di ciascuno di noi che sta al mondo (pur se non postate e visibili a tutti). Vissuti di vita incarnati dentro la ricerca, condivisa o sola, di trovare realizzazione e pace e gioia.
Dal punto di vista cristiano la storia è storia di salvezza, in Cristo Gesù. Questione teologica, di verità, che però si fa fatica a comprendere nel concreto vivere quotidiano. Come leggo la mia storia oggi? Con quali occhi? Con quali orizzonti? Con chi? E che valore ha?
Si può arrivare a sanare, a salvare, questo desiderio di risposta infinita (e proprio perché infinita ci accompagna sempre in modo più o meno sentito, diamole spazio) e colmarci di una felicità che generi in noi la serena voglia di vivere, così come siamo, così come sono (senza rimuovere nulla)?

Esistono, e noi qui, da questo sito, ne indichiamo la possibilità di incontro, esperienze e persone capaci di portarci dove ci attira e attinge il nostro cuore, quando non gli basta sopravvivere.
Ci sono varie iniziative e proposte (se ci guardiamo attorno senza pregiudizi e con discernimento ne cogliamo sempre di più) costruttive, alimento per il nostro spirito che se non trova una fonte vera si inaridisce e si spegne.
Ad Arcidosso, durante l’evento del 2019 “Narrastorie” (voluto ancora una volta da Simone Cristicchi), un intervento di Marco Guzzi, fra i vari invitati presenti, stimola e apre la mente e la passione dell’esistere. Diamoci tempo … e ascoltiamolo (se vogliamo farne parte della nostra storia).