Un Natale più vero

da | 26 Dicembre 2020 | Spiritualità nel quotidiano

Il covid-19 ci ha proprio rovinato il Natale?

Forse che no.

Certamente lo ha fatto vivere diversamente, l’ha riportato all’essenziale.

Era già stato una brutta sorpresa a Pasqua, il covid-19, e ci aveva costretto a viverla in sordina e in un contesto di preoccupazione. Però non ce l’ha rubata. L’ha solo spogliata degli aspetti esteriori. L’abbiamo vissuta in modo più vero, più in sintonia con il mistero che racchiude. Se per certi aspetti umani ha prevalso il sapore del venerdì santo, per altri, quelli più profondi della fede, ha messo in risalto il senso vero della risurrezione.

 Ci siamo detti che il Natale sarebbe stato diverso. La ricerca dell’antivirus avrebbe procurato il vaccino e ci saremmo gustati le feste con le luminarie e gli incontri allargati. Non è stato così. L’ultimo DPCM ha rimesso i rigidi paletti e ha ristretto i confini entro cui muoverci. Ma il Natale vero, quello cristiano, non ci è stato rubato. Ci siamo incontrati lo stesso con il Bimbo di Maria avvolto nel suo mistero di Verbo incarnato. Abbiamo focalizzato il centro dell’Evento e ne siamo usciti più compresi in ciò che crediamo. Il Dio con noi è stato veramente con noi, nelle nostre case. L’abbiamo accolto in noi. La sua tenda è stata posta nell’intimo dei nostri cuori e tra le nostre mura domestiche. Abbiamo vissuto l’essenziale del Natale cristiano.

Il covid-19 c’è ancora, rimane una strisciante e impalpabile minaccia. Ci richiede ancora la prudenza della mascherina e del distanziamento. Ma non ci toglie la speranza, anzi la rafforza. L’arrivo del vaccino ci rincuora. Siamo decisi ad averla vinta

Ci viene spontaneo dire al Signore: “Perché tutto questo? Ma tu c’entri? Dove sta il tuo aiuto?”. Proprio il Natale è la risposta: “Io sono ancora con voi. La mia casa è tra le vostre. Sarò con voi fino alla fine dei tempi”. Presenza silenziosa la sua, ma rassicurante. Il suo amore non viene meno, la sua fedeltà dura per sempre. Assume con noi la fatica del quotidiano, dell’imprevisto. E ci invita a rimanere saldi nella fede, a guardare oltre il contingente, a non intristirci e a non lasciarci andare. Fa appello alla sua e alla nostra solidarietà, a vincere la tentazione dell’isolamento e dello scoraggiamento, a rafforzare i legami della condivisione e della fraternità. Ritorneremo a “riveder le stelle”, arricchiti dentro, resi più resilienti dopo la burrasca.

Argomenti: Natale
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