Una luce in più

da | 20 Dicembre 2020 | Spiritualità nel quotidiano

Proponiamo una serie di riflessioni che segnino un cammino su cui orientare il vissuto.

Le riassumiamo nell’espressione spiritualità nel quotidiano.

Mai come in tempo di covid-19 si sono moltiplicati i messaggi online. Ne troviamo di tutte le confezioni e di tutti i contenuti. La fantasia vola a briglia sciolta. Si deve ammettere che alcuni sono belli e carichi di saggezza e di umanità. Ce ne sono molti anche di supporto spirituale, preziosi in questo tempo di crisi e di dubbio.

 Anche nel nostro sito proponiamo una serie di riflessioni che segnino un cammino su cui orientare il proprio vissuto. Le caliamo dentro le pieghe del quotidiano, consapevoli che la nostra crescita umana e spirituale passa con lo scorrere delle ore e dentro il vissuto.

 Spiritualità nel quotidiano è la rubrica che offriamo. Non ha pretese, se non di essere un dono, una goccia refrigerante per l’anima. L’avventura del covid-19 ha ridimensionato il nostro correre scomposto. Ci ha tarpato le ali dell’onnipotenza pretesa. Ha  messo a nudo le nostre fragilità e riportati al bisogno di maggiore saggezza.

 È vero che la fede sta attraversando una crisi. Ma è altrettanto vero che aumenta la ricerca di religiosità. Magari confezionata su propria misura, ma espressione di un bisogno depositato nel profondo umano. Rimane sempre vera la frase di S. Agostino: “Il mio cuore è inquieto finché non riposa in Te”. Alle spalle aveva esperienze di dispersione che lo hanno svuotato e reso inquieto. Solo nell’abbandono in Dio è rientrato in se stesso e ha fatto verità. Ha così ritrovato la pace.

Verità e pace sono strettamente connesse. Conseguono dal sapersi fermare, fare silenzio interiore e lasciarsi illuminare da messaggi carichi di sapienzialità. Sono apportatori di verità, “la verità vi farà liberi” (Gv 8,32) e infondono pace al cuore. È questa la via ordinaria della grazia, che illumina la mente, smuove l’intimo, orienta al bene, porta dove lo Spirito conduce. Gesù ha riassunto questo cammino dicendo a Nicodemo che bisogna rinascere dall’alto (cfr. Gv 3,7).

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